Montecatini Terme Italia delle terme
Montecatini Terme sorge ai margini nell’anfiteatro collinare della Valdinievole, lungo la strada che nei secoli ha collegato Pistoia a Lucca, aggirando la pianura allora occupata dal padule di Fucecchio. Il nucleo più antico, documentato già prima dell’anno Mille, è oggi chiamato Montecatini Alto, in posizione dominante su un vastissimo panorama.
Più in basso è la stazione termale, realizzata in gran parte nel Settecento dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo, ma assurta a notorietà internazionale ai primi del Novecento con la costruzione di stabilimenti e alberghi in perfetto stile liberty, che ne hanno fatto una delle capitali europee del turismo termale.
COME ARRIVARE
IN AUTO: Al i Viareggio-Firenze, uscita Montecatini Terme,
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IN TRENO: linea Firenze-Viareggio, stazione di Montecatini Terme- Monsummano Terme
IN AEREO: aeroporto Firenze/Peretola, km 44
articolo da L’ Italia delle terme Touring Club Italiano
Una straordinaria ricchezza d’acque
La natura del sottosuolo di Montecatini Terme appare chiara visitando la grotta Maona, che si trova a poca distanza dal centro termale: esperienza emozionante ed eccezionale per il doppio sbocco della cavità, che consente di compiere un lungo percorso sotterraneo – senza mai tornare sui propri passi – in uno scenario dantesco di concrezioni calcaree.
Le fonti termali utilizzate a scopi curativi sono sette e affiorano, da una falda sita a 60-80 m di profondità, a una temperatura compresa tra i 21 e 33°C; sono definite salso-solfate, da leggere a forti, e vengono utilizzate soprattutto come bevanda.
Le loro proprietà, apprezzate da tempi remoti, sono state codificate per la prima volta nel 1417 nel trattato De Balneorum Italiae proprìetatibus di Ugolino da Montecatini, lettore di medicina presso le università di Pisa, Firenze e Perugia, considerato il fondatore dell’idrologia italiana.
• LE TERME
Ben nove sono attualmente gli stabilimenti di cura di Montecatini Terme, immersi nel verde del grande parco. Innanzitutto le Terme Tettuccio, vero simbolo cittadino, la cui grandiosa facciata riporta alla fondazione settecentesca; i padiglioni, invece, risalgono in gran parte agli anni Venti e sono una splendida sintesi del liberty termale; un nuovo salone, aggiunto nel 1989, è opera dell’architetto Paolo Portoghesi.
Le Terme Leopoldine, dagli ambienti sontuosi, ricchi di marmi e stucchi: la fonte termale zampilla da una fontana a cratere posta al centro del cortile interno.
Le Nuove Terme Excelsior nascono a inizio Novecento come luogo di svago, con Casinò e Gran caffè, e ne conservano gli ambienti più suggestivi; oggi alle strutture di cura, allestite in un moderno padiglione vetrato, si affianca un centro benessere.
Fusione di vari stili architettonici – moresco veneziano, rinascimento toscano, liberty – per le Terme Tamerici, una sorta di castello delle meraviglie. La sorgente delle Terme Regina (grande salone con vetrate multicolori e portico monumentale) sgorga da un tempietto a pianta circolare.
Le Terme La Salute risiedono in padiglioni rustici aperti sul parco circostante, mentre le Terme Torretta hanno fisionomia castellana e ambientazione romantica sulle sponde di un laghetto abitato da cigni.
Più di 100 ambienti alle Nuove Terme Redi sono destinati a fango-balneoterapia e massaggi.
Infine, l’Istituto Crocco, dotato di strutture per la fisioterapia, tra cui una piscina termale.
Un ***recente e ambizioso progetto si propone il rilancio e la riorganizzazione della stazione termale, allo scopo di fare di Montecatini Terme la nuova capitale europea del benessere; previsti importanti investimenti sia sulle strutture esistenti sia per recuperarne altre (i Bagni Gratuiti, l’ex Imbottigliamento Acque, le Lavanderie).
Secondo tale progetto, le cure idropiniche resteranno alle Terme Tettuccio e La Salute, le altre cure al Redi, ai Bagni Gratuiti e all’ex Imbottigliamento Acque.
Presso le Terme Excelsior, Leopoldine, Torrette e Istituto Crocco saranno concentrati i servizi sportivi con fitness, estetica, remise en forme, mentre lo stabilimento Tamerici sarà il fulcro per massoterapia e altre metodiche di relax; infine Torrette e Lavanderie saranno dedicate ad attività culturali e di intrattenimento e l’area delle Serre a servizi didattici con piscine e scivoli, centro sportivo e Baby Play.
• L’ACQUA
Giulia. 26 °C salso-solfata.
Leopoldina. 33 °C salso-solfata.
Regina. 23 °C salso-solfata.
Rinfresco. 21 °C salso-solfata.
Tamerici. 33,3 °C salso-solfata.
Tettuccio. 24 °C salso-solfata.
Torretta. 27,7 °C salso-solfata.
• LE INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Malattie circolatorie, del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell’apparato digerente, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, dell’apparato urinario e del ricambio, ginecologiche.
• LE CURE TERMALI
Aerosol, bagni terapeutici, cure idropiniche, docce nasali, docce -terapeutiche, fanghi, idro-massaggi, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni intestinali, irrigazioni nasali, irrigazioni vaginali, nebulizzazioni, politzer crenoterapico, ventilazioni polmonari.
• LE ALTRE CURE
Acquaticità, chinesiterapia, consulenza, cosmesi, educazione alla salute, fitness, ginnastica respiratoria, idrochinesiterapia, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.
• IL TEMPO LIBERO
Pistoia. A 15 km da Montecatini Terme, Pistoia è la prima delle città d’arte a portata di mano. Nel perimetro a losanghe delle mura trecentesche si scopre una piazza tra le più belle della Toscana, con il duomo romanico e il palazzo del Comune che si fronteggiano in una gara d’architettura medievale.
La città comunque è bella e tutta da scoprire; un esempio tra tanti viene dal notissimo Caffè Valiani, locale ultracentenario situato tra le mura di un oratorio trecentesco, dove celebri ospiti, e tra questi Verdi e Puccini, si ritrovavano per gustare i tradizionali brigidini e un calice di Vin Santo o del rinomato Bianco della Valdinievole.
La Valdinievole e la Valleriana. Proprio alle spalle di Montecatini Terme si stende un distretto montano che si propone come favorevole scenario per il tempo libero. Innanzitutto l’alta Valdinievole, che si risale lungo la bella strada che tocca Marliana e finisce con l’innestarsi sulla statale dell’Abetone, non lontano dal passo omonimo.
Analoghe possibilità sono offerte dalla parallela Valleriana, alle spalle di Pescia, che pure è cittadina meritevole d’attenzione: una zona bellissima, detta la ‘Svizzera pesciatina’ per l’amenità del paesaggio.
Quale che sia la scelta, la gita porta a scoprire borghi castellani e scenari inconsueti per la Toscana.
COLLODI E IL PARCO DI PINOCCHIO
Il burattino nato dalla fantasia di Carlo Lorenzini, meglio conosciuto con il nome d’arte di Collodi –
suo paese natale – non è mai passato di moda. Il film di Roberto Benigni è solo uno stimolo in più per
visitare il Parco di Pinocchio, una sorta di collettiva d’arte moderna all’aperto.
I nomi degli artisti qui intervenuti sono eccellenti: Emilio Greco per la statua di Pinocchio e la Fata; Venturino Venturi per la piazzetta dei Mosaici dove sono riassunte le sue avventure; Giovanni Michelucci per l’osteria del Gambero Rosso; Pietro Consagra per le sculture e Marco Zanuso per le architetture del paese dei Balocchi, grande spazio verde progettato da Pietro Porcinai.
Tutto questo senza dimenticare il paese vero e proprio di Collodi, borgo delizioso che da solo meriterebbe il viaggio.